I miei genitori sono cresciuti nel secondo dopo guerra.
Sebbene fossero solo dei bambini non gli si risparmiava un gran chè: mia mamma mi racconta che a quattro anni avvicinava il suo banchetto alla tavola e faceva le tagliatelle per tutti, quando non doveva portare al pascolo le pecore; mio babbo, ricorda di quando la madre preparava i gobbi con la salsiccia, al singolare perchè c'era un solo morello e toccava agli uomini, ai piccoli solo il profumo!
Per contro, come conseguenza e riscatto dal vissuto, a torto o a ragione loro hanno cresciuto me nella bambagia protetta dai pericoli, esentata da difficoltà.
Sono una mente semplice, un cuor contento, praticamente un organismo monocellulare.
Giorni fa mi è stato consigliato La Strada di Cormac McCarthy .
Bello ed Angosciante.
L'agghiacciante rappresentazione di quel che potrebbe essere 'dopo la fine del mondo': la morte degli elementi e della Pìetas.
Solo silenzio e paura, pioggia e freddo.
Unica luce il tenero e straziante legame di due sopravvissuti, padre e figlio, insieme lungo la strada in un viaggio senza meta.
Come mia abitudine leggendolo entravo nella storia e vestivo dei panni dei personaggi chi mi circonda: così il figlio era Matilde (il che mi provocava ancora più angoscia) ma io, nelle stesse condizioni, chi sarei stata? La madre arresasi alla ineluttabilità della fine o il padre un disperato Don Chisciotte per amore del figlio?
L'ho divorato con la stessa tensione con cui nelle camminata in alta quota anelo al rifugio: per mettermi in salvo!
Ogni pagina una stretta al cuore.
Com'è l'uomo che può immaginare, elaborare e scrivere 218 pagine, una parola dopo l'altra, di angoscia pura!?
A cosa pensa? Qual'è la sua quotidianità? E' sereno?
E la persona che leggendolo definisce questo libro 'bellissimo'?
Si lo è ma in maniera straziante.
Però a mia volta l'ho consigliato perchè da un bel po' di tempo non leggevo qualcosa che mi scuotesse tanto.
Finalmente un libro che lascia il segno, anche se trattasi di un graffio.
giovedì, ottobre 02, 2008
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2 commenti:
e leggere qualcosa come "100 colpi di spazzola"? sarebbe stato comunque un testo di crescita...
sicuramente l'angoscia passava in un secondo!
crescita? ma de che?
Cinzietti sei proprio una p.....accia!
Ciao amica ben tornata tra noi!
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