ultima cena

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domenica, aprile 26, 2009

I AMsterdam

Dopo una prima riluttanza all’acquisto on-line, ora non ho freni:
biglietto aereo, taak;
ingresso mostre, taak;
albergo, taak!
Marcello, che prima denigrava la mia ottusa ritrosia, ora suda freddo!


Quattro splendide giornate di sole, mostre memorabili, sbiciclettate a perdifiato da un parco all’altro, ma, soprattutto, Matilde entusiasta: I love Amsterdam!

Prima della partenza ho studiato su due guide, siti internet, chiesto a chiunque, per organizzare la vacanza per due teenager-frollati non abituati a fare i genitori, per divertirci noi e non deprimere la pupa.
Sfida: NOI contro LA-VACANZA-ALL'ESTERO.

Dall’aeroporto raggiungere il centro è un attimo. La via più veloce, economica e comoda è il treno che parte da lì ogni 15 minuti ed in 20 porta alla Stazione Centrale di Amsterdam con appena €3.60 cad.
Ci sono casse automatiche di emissione ticket, in olandese (troppo fiera avevo anche le istruzioni) ma per il pagamento si deve digitare il PIN della carta di credito. What's PIN?

Noi 0 – Sfiga 1 : Bell'esordio...

Per inciso lo sportello umano è velocissimo.
Arrivati in centro avremmo voluto immediatamente affittare la bicicletta presso il punto McBike, suggerito come il più economico, sito nei pressi della Stazione e "facilmente individuabile per l’enorme insegna”.
Facilmente una cippa.
All’uscita della stazione un marasma infernale. Dai binari un fiume umano ti trascina sino all’esterno, direttamente SUI binari del tram.
Comodo il tram, meno quando vuole far fare al turista stordito la fine del moscerino.
Driblati un paio, ci giriamo intorno come di persi.
Individuata e raggiunta l'insegna, era quella sbagliata: un meccanico olandese, sovrappeso e scocciato ci direziona altrove.
E pensare che all’aeroporto incontrati degli amici che stavano per darci delle dritte li ho bloccati perché “io sapevo tutto!”. Boccaccia mia! (anche loro si erano imbattuti con il garrulo meccanico)
Marcello è addirittura entrato in un ristorante italiano chiedendo, candido come solo lui può essere, “Parlate italiano?” O_o

Noi 0 – Sfiga 2

Un po’ tesi, disorientati, mi sono caricata Matilde sulle spalle e siamo arrivati a piedi all’albergo.
Nova Hotel Prenotato all’ultimo minuto su booking.MITICO!
Raggiungibile a piedi dalla stazione, in 20 minuti di buon passo, in un oasi di tranquillità e dietro l'angolo lo SPUI, zona animata, ricca di locali, anche se turistica.


Noi eravamo lassù in alto, gli ultimi due piani!
La nostra stanza era uno spettacolo e Matilde era euforica. Ha pianto lasciandola! "Ciao Letto. Ciao Sedia..."!

Noi 1 – Sfiga 3 : la rimonta!

Le soddisfazioni allargano lo stomaco. Ritorniamo sui nostri passi, direzione Piazza Dam nei cui pressi è sito The Bakkerswinkel, suggeritomi da Elena per un lauto pasto.
Abbiamo mangiato tanto e bene, come non ci è più capitato nei giorni a seguire, colazioni escluse (quell'hotel mi ha commossa).
Grazie CoMiDa, per tutto.


A saperlo avremmo evitato il ristorante indiano (che ci ha salassato) nei pressi della Leidsplein e il baretto di Tapas Catalane nello Spui: trappolone per il turista pollo. Mamma, mamma guarda un pollo, anzi una intera famiglia!

Noi 2 – Sfiga 3 : ti sto con il fiato sul collo, ed ho appena mangiato, tra l’atro, una strepitosa zuppetta all’aglio! XD

Quindi obiettivo McBike. Mollare MAI.
Sto giro lo becchiamo.
Usciti dalla stazione, avremmo dovuto dirigerci a sinistra. Il magazzino è lo stabile ADIACENTE. L’avevo anche letto da qualche parte, dato soffocato da tutti gli altri immagazzinati dopo.
Il mono neurone sovraccarico, ha i suoi limiti.

Noi 3 – Sfiga 3 : PAREGGIO

Volevi la bici, mo pedala!
In realtà avrei voluto affittare la bakfiet suggerita sempre da Comida, ma non ce n'erano disponibili. La prossima volta tra le cose da fare insieme le aringe e l'HouseBoat.










Sole meraviglioso, bicicletta sotto il sedere, pancia piena e soddisfatta, il tutto alle 16 di sabato pomeriggio: VITTORIA!!

Amsterdam è la capitale delle biciclette.
Forte del mio scorrazzare nel traffico promisquo riminese, mi sentivo avvantaggiata, ma il ciclo-circuito di Amsterdam è tutta un'altra storia!
Corsie ad hoc preferenziali, semafori propri (con la bicliclettina luminosa) ciclisti incazzosi come taxisti romani in fila in tangenziale!
Ci hanno rimproverato anche un pedone olandese e un altro seduto al tavolino del bar!
"E stai sereno! Non vedi che ho la McBike del McTurista un po' McPollo?!"

Ma in bici si vola.
Prima Haarlem percorrendo tutta la Haarleemmerstraat fino al Westerpark per visitare la Kinderboederij (una fattoria didattica indicata sempre da Elena. Ottima. Noi ci siamo rilassati al sole mentre Matilde trotterellava allegra raccogliendo fiori).
Quindi, sempre seguendo i suggerimenti di Elena siamo approdati su Prinseneiland




Amsterdam, finalmente. Bellissima.
Lì e lungo i canali del Jordan abbiamo goduto della scoperta di angoli meravigliosi della città.
Dopo l'ennesima tappa ad uno dei mille parchi giochi dove Matilde si è sollazzata impanandosi modello cotoletta nella sabbia.
Stravolti siamo arenati in un pub birreria dello Spui dove Marci si è ingollato 4 birre piccole, io solo 2, ed abbiamo nutrito Matilde con patatine fritte e hamburgher, buoni però!
Le birrette fenomenali!
Siamo svenuti nel letto alle 20.30, fuori ancora la luce, noi spenti come la tipa della pubblicità della Fiesta, prima della pasterella. Nemmeno sparandocela in vena ci saremmo ripresi.

Domenica mattina ci siamo svegliati presto (come i polli, ma va?) e dopo aver svaligiato il buffet, ci siamo avventurati per le vie della città deserte: paesaggio surreale!
Ci siamo divisi per ridurre al minimo la quota mostre da rifilare a Matilde.
Mentre Marcello visitava la mostra dei Masterpieces al Rijskmuseum e quella di Richard Avedon al FOAM, io e Mati eravamo allo Zoo.




Tra carrellino sfuggi-stanchezza (spettacolare, non si sentiva il peso), strutture gioco pazzesche (Matilde è quel puntino blu circa a metà), leoni, elefanti, la casa delle farfalle ed i trucchi, la gita è stata un successo!
L'Artis non è esattamente economico (adulto €18), forse con una MUSEOCARD avrei risparmiato quancosa. Non ci ho pensato. All'interno ci sono dei ristoranti self service notevoli. Mi sono mangiata un panozzo con uova fritte, sode, maio e salse varie che ancora mi scende la lacrima. Però con pane integrale : )
Da bere, mitico, succo di pomodoro in bottiglietta da 50 cc! A casa lo bevo di nascosco! Sono olandese dentro.




All'Artis abbiamo incrociato dei gruppi di bambini, forse scolaresche che dipingevano dal vivo, dei Van Gogh in erba : )
Ah Ah, questa è sottile e colta, non da tutti!




Il pomeriggio insieme, sempre per parchi. Alla domanda "Cosa ti è piaciuto più di Amsterdam, Mati?", lapidaria risponde "I PARCHI GIOCO!".


Ci siamo spinti sino all'Oosterpark, dove Matilde, malata di socializzazione, ha provato ad attaccar bottone anche con una bimba turco-olandese. Made in nonna Dodo!


Lunedi la Mostra Van Gogh ed i colori della Notte ed a seguire il museo.
Questa volta siamo andati tutti e tre, ma anche Matilde ha apprezzato.
Per parte mia ero commossa dalla bellezza e dalla potenza espressiva di alcune opere, ma anche i Vermer che ho visitato a seguire al Rijksmuseum, non erano male... peccato le orde di chiapponesi ad importi tre metri di distanza dal dipinto. Fortuna che sono bassi e riuscivo a vedere comunque.



A malincuore abbiamo riconsegnato le biciclette (uffa), quando ormai padroni del mezzo (!!) e regalato a Matilde il giretto sul Canal Bus.

BRAVI NOI!

7 commenti:

simona ha detto...

che invidia !!!... ah voi che l'avete già svezzata la vostra pupa e ve la potete portare in giro giro per il mondo.... vedi, i figli bisogna farli in precoce età per poi potersi rivivere la propria seconda giovinezza quando crescono !!! spero di seguire il vostro itinerario di viaggio presto.... almeno il tempo che l'AZZu metta su i muscoli nel collo per tenere dritta la testina e così caricarla sul seggiolino della bici... bravi ragazzi , voi esplorate l'europa che quando tocca a noi abbiamo la strada spianata e delle buone dritte !!!

ComidaDeMama ha detto...

Viaggiare con bambini è un'impresa non da poco, siete stati bravissimi.
Sono felice che abbiate trovato alcune delle mie indicazioni utili.
Mi fate venire voglia di tornare nella mia città di adozione.
Belle foto (bella eh Prinsen Eiland?)
Un caro saluto!

Silvia ha detto...

Prinsen Eiland è stata una illuminazione.
Giungevamo dalla fattoria didattica ancora con quel senso di frenesia addosso come non fossimo soddisfatti, ci mancasse qualcosa. Lì ci siamo veramente fermati ed abbiamo iniziato a scoprire Amsteram.
Ci ha particolarmente colpito come chiunque, solo o in compagnia,sull'ingresso di casa o sulla barchetta attraccata al canale, su un tavolino piuttosto che su un ripiano improvvisato, si gustasse un aperitivo al sole.
Bella, veramente bella.

Silvia ha detto...

P.S. le foto di Prinsen Eiland (e dei quadri) le ho prese in prestito dalla rete.

enrica ha detto...

l'immagine della Mati che saluta pezzo per pezzo tutti mobili della sua stanz è commovente...e comica allo stesso tempo. bravi! direi che l'impresa di farla appossionare ai viggi dopo l'esperienza Turchia è riuscita!
adesso sarà difficile fermarla...a quando la prossima?

Silvia ha detto...

giugno, londra! ho già sostituito la guida nel mio porta libro.

anima ha detto...

ho letto tutto , bello, bello, mihai fatto venire i lacrimoni!
mamma mia se ho voglia di vedervi.
ma aspettati una telefonata , sai?

e certo poi anche voglia di amsterdam.
:)

un abbraccione!