Ieri sera al Teatro Novelli ho avuto il piacere di assistere dal vivo ad uno spettacolo di Marco Paolini, Album di Aprile.
Strepitoso.
Personalmente l'ho conosciuto ne "Il racconto del Vajont" mandato in onda sulle reti RAI diversi anni addietro in occasione di un anniversario della tragedia.
Non ho parole per descrivere la bravura di quest'uomo.
E' un narratore fantastico.
Alla tivu (RAI TRE prima, La7 oggi) il grande merito di averlo fatto conoscere ai più, ma ai più consiglio di andare a teatro, l'esperenza non ha pari!
Avevo già visto Album di aprile alla televisione, ma è stato come così non fosse.
Il teatro è vivo, mutevole ed anche la stessa rappresentazione fatta 100 volte, è 100 volte diversa.
In particolare questo è uno spettacolo autonomo e che vive di vita propria, ma che appartiene ad un progetto di cinque storie: ho bisogno di sapere cosa ne è stato della Jole, di Nicola, della Norma, del Ciccio, di Trevisin, di Don Tarcisio...
Già mi mancano.
mercoledì, aprile 08, 2009
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2 commenti:
Apprezzo molto Paolini, ma Ascanio ha una delicatezza nella narrazone impareggiabile.
UN COMMENTO! E NON ME LO SONO FATTA IO!! SONO COMMOSSA!!!
Sì, ma Ascanio è troppo "Compagno"!
Comunque entrambi appartengono alla stessa fascia cromatica.
Personalmente preferisco Paolini proprio perchè sanguigno travolgente nella narrazione.
Tu sei la raffinata, la politica acculturata, io nasco dalle zolle ti terra fresca appena arata!
(non so se noti il parallelismo con la nascita di venere raccontata da Ovidio. Io e Ovi culo e camicia!)
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