ultima cena

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mercoledì, aprile 29, 2009

Mati al Museo




un video messaggio 2!
non ce la faceva più, nemmeno a parlare, il che è tutto un dire!!!

domenica, aprile 26, 2009

I AMsterdam

Dopo una prima riluttanza all’acquisto on-line, ora non ho freni:
biglietto aereo, taak;
ingresso mostre, taak;
albergo, taak!
Marcello, che prima denigrava la mia ottusa ritrosia, ora suda freddo!


Quattro splendide giornate di sole, mostre memorabili, sbiciclettate a perdifiato da un parco all’altro, ma, soprattutto, Matilde entusiasta: I love Amsterdam!

Prima della partenza ho studiato su due guide, siti internet, chiesto a chiunque, per organizzare la vacanza per due teenager-frollati non abituati a fare i genitori, per divertirci noi e non deprimere la pupa.
Sfida: NOI contro LA-VACANZA-ALL'ESTERO.

Dall’aeroporto raggiungere il centro è un attimo. La via più veloce, economica e comoda è il treno che parte da lì ogni 15 minuti ed in 20 porta alla Stazione Centrale di Amsterdam con appena €3.60 cad.
Ci sono casse automatiche di emissione ticket, in olandese (troppo fiera avevo anche le istruzioni) ma per il pagamento si deve digitare il PIN della carta di credito. What's PIN?

Noi 0 – Sfiga 1 : Bell'esordio...

Per inciso lo sportello umano è velocissimo.
Arrivati in centro avremmo voluto immediatamente affittare la bicicletta presso il punto McBike, suggerito come il più economico, sito nei pressi della Stazione e "facilmente individuabile per l’enorme insegna”.
Facilmente una cippa.
All’uscita della stazione un marasma infernale. Dai binari un fiume umano ti trascina sino all’esterno, direttamente SUI binari del tram.
Comodo il tram, meno quando vuole far fare al turista stordito la fine del moscerino.
Driblati un paio, ci giriamo intorno come di persi.
Individuata e raggiunta l'insegna, era quella sbagliata: un meccanico olandese, sovrappeso e scocciato ci direziona altrove.
E pensare che all’aeroporto incontrati degli amici che stavano per darci delle dritte li ho bloccati perché “io sapevo tutto!”. Boccaccia mia! (anche loro si erano imbattuti con il garrulo meccanico)
Marcello è addirittura entrato in un ristorante italiano chiedendo, candido come solo lui può essere, “Parlate italiano?” O_o

Noi 0 – Sfiga 2

Un po’ tesi, disorientati, mi sono caricata Matilde sulle spalle e siamo arrivati a piedi all’albergo.
Nova Hotel Prenotato all’ultimo minuto su booking.MITICO!
Raggiungibile a piedi dalla stazione, in 20 minuti di buon passo, in un oasi di tranquillità e dietro l'angolo lo SPUI, zona animata, ricca di locali, anche se turistica.


Noi eravamo lassù in alto, gli ultimi due piani!
La nostra stanza era uno spettacolo e Matilde era euforica. Ha pianto lasciandola! "Ciao Letto. Ciao Sedia..."!

Noi 1 – Sfiga 3 : la rimonta!

Le soddisfazioni allargano lo stomaco. Ritorniamo sui nostri passi, direzione Piazza Dam nei cui pressi è sito The Bakkerswinkel, suggeritomi da Elena per un lauto pasto.
Abbiamo mangiato tanto e bene, come non ci è più capitato nei giorni a seguire, colazioni escluse (quell'hotel mi ha commossa).
Grazie CoMiDa, per tutto.


A saperlo avremmo evitato il ristorante indiano (che ci ha salassato) nei pressi della Leidsplein e il baretto di Tapas Catalane nello Spui: trappolone per il turista pollo. Mamma, mamma guarda un pollo, anzi una intera famiglia!

Noi 2 – Sfiga 3 : ti sto con il fiato sul collo, ed ho appena mangiato, tra l’atro, una strepitosa zuppetta all’aglio! XD

Quindi obiettivo McBike. Mollare MAI.
Sto giro lo becchiamo.
Usciti dalla stazione, avremmo dovuto dirigerci a sinistra. Il magazzino è lo stabile ADIACENTE. L’avevo anche letto da qualche parte, dato soffocato da tutti gli altri immagazzinati dopo.
Il mono neurone sovraccarico, ha i suoi limiti.

Noi 3 – Sfiga 3 : PAREGGIO

Volevi la bici, mo pedala!
In realtà avrei voluto affittare la bakfiet suggerita sempre da Comida, ma non ce n'erano disponibili. La prossima volta tra le cose da fare insieme le aringe e l'HouseBoat.










Sole meraviglioso, bicicletta sotto il sedere, pancia piena e soddisfatta, il tutto alle 16 di sabato pomeriggio: VITTORIA!!

Amsterdam è la capitale delle biciclette.
Forte del mio scorrazzare nel traffico promisquo riminese, mi sentivo avvantaggiata, ma il ciclo-circuito di Amsterdam è tutta un'altra storia!
Corsie ad hoc preferenziali, semafori propri (con la bicliclettina luminosa) ciclisti incazzosi come taxisti romani in fila in tangenziale!
Ci hanno rimproverato anche un pedone olandese e un altro seduto al tavolino del bar!
"E stai sereno! Non vedi che ho la McBike del McTurista un po' McPollo?!"

Ma in bici si vola.
Prima Haarlem percorrendo tutta la Haarleemmerstraat fino al Westerpark per visitare la Kinderboederij (una fattoria didattica indicata sempre da Elena. Ottima. Noi ci siamo rilassati al sole mentre Matilde trotterellava allegra raccogliendo fiori).
Quindi, sempre seguendo i suggerimenti di Elena siamo approdati su Prinseneiland




Amsterdam, finalmente. Bellissima.
Lì e lungo i canali del Jordan abbiamo goduto della scoperta di angoli meravigliosi della città.
Dopo l'ennesima tappa ad uno dei mille parchi giochi dove Matilde si è sollazzata impanandosi modello cotoletta nella sabbia.
Stravolti siamo arenati in un pub birreria dello Spui dove Marci si è ingollato 4 birre piccole, io solo 2, ed abbiamo nutrito Matilde con patatine fritte e hamburgher, buoni però!
Le birrette fenomenali!
Siamo svenuti nel letto alle 20.30, fuori ancora la luce, noi spenti come la tipa della pubblicità della Fiesta, prima della pasterella. Nemmeno sparandocela in vena ci saremmo ripresi.

Domenica mattina ci siamo svegliati presto (come i polli, ma va?) e dopo aver svaligiato il buffet, ci siamo avventurati per le vie della città deserte: paesaggio surreale!
Ci siamo divisi per ridurre al minimo la quota mostre da rifilare a Matilde.
Mentre Marcello visitava la mostra dei Masterpieces al Rijskmuseum e quella di Richard Avedon al FOAM, io e Mati eravamo allo Zoo.




Tra carrellino sfuggi-stanchezza (spettacolare, non si sentiva il peso), strutture gioco pazzesche (Matilde è quel puntino blu circa a metà), leoni, elefanti, la casa delle farfalle ed i trucchi, la gita è stata un successo!
L'Artis non è esattamente economico (adulto €18), forse con una MUSEOCARD avrei risparmiato quancosa. Non ci ho pensato. All'interno ci sono dei ristoranti self service notevoli. Mi sono mangiata un panozzo con uova fritte, sode, maio e salse varie che ancora mi scende la lacrima. Però con pane integrale : )
Da bere, mitico, succo di pomodoro in bottiglietta da 50 cc! A casa lo bevo di nascosco! Sono olandese dentro.




All'Artis abbiamo incrociato dei gruppi di bambini, forse scolaresche che dipingevano dal vivo, dei Van Gogh in erba : )
Ah Ah, questa è sottile e colta, non da tutti!




Il pomeriggio insieme, sempre per parchi. Alla domanda "Cosa ti è piaciuto più di Amsterdam, Mati?", lapidaria risponde "I PARCHI GIOCO!".


Ci siamo spinti sino all'Oosterpark, dove Matilde, malata di socializzazione, ha provato ad attaccar bottone anche con una bimba turco-olandese. Made in nonna Dodo!


Lunedi la Mostra Van Gogh ed i colori della Notte ed a seguire il museo.
Questa volta siamo andati tutti e tre, ma anche Matilde ha apprezzato.
Per parte mia ero commossa dalla bellezza e dalla potenza espressiva di alcune opere, ma anche i Vermer che ho visitato a seguire al Rijksmuseum, non erano male... peccato le orde di chiapponesi ad importi tre metri di distanza dal dipinto. Fortuna che sono bassi e riuscivo a vedere comunque.



A malincuore abbiamo riconsegnato le biciclette (uffa), quando ormai padroni del mezzo (!!) e regalato a Matilde il giretto sul Canal Bus.

BRAVI NOI!

martedì, aprile 21, 2009

novità

no, non è nata...la novità è che il 28 aprile andrò nella casa nuova!
senza piastrelle in cucina, senza tende nè lampadari...ma comunque si trasloca!
non potevo più rimandare: a parte che è da tanto che parlo di stà casa che ormai mi sembra vecchia...e poi la piccola scalpita. mi dispiacerebbe ritrovarmi con in una mano uno scatolone e nell'altra una bambina!!!
saluti ragazze!

mercoledì, aprile 15, 2009

la mia piccola Azzurra


finalmente riesco a farmi viva, scusate per l'assenza ma un pò per problemi con il pc, un pò per problemi con pianti della mia piccola poppante o lattante ( come si suol dire in gergo tecnico pediatrico) , un pò per il lavoro..... sono stata risucchiata nel famoso vortice del "non ho veramente tempo di respirare".
Ora le cose vanno meglio.... non è vero niente .... ho sempre zero tempo, ma mi è semplicemente tornata la voglia di scrivere un pò sul nostro bellissimo blog e di risentire ogni tanto le vecchie amiche lontane (fisicamente saremmo anche piuttosto vicine dato che viviamo nella stessa città, ma sembriamo lontane chilometri...) La mia piccola vampiretta Azzurra cresce a vista d'occhio , e per chi ancora non la conoscesse vi mando una foto, occhi azzurri e carnagione chiara... tutto la sua mamma direi.... questa estate mi si ustionerà sicuro sicuro al mare ( che crema protettiva dovrò usare dato che io non so neanche cosa siano ?... dovrò evitare di portarla al mare alle ore 13.00 con il sole cocente ? dovrò prendere l'ombrellone per avere dell'ombra ?..... ma con il gene svedese mi doveva uscire stà creatura ?.. un pò marocchina e mora no eh ?.... comunque gli terrò i capelli lunghi, perchè ha un pò le orecchie a sventola come il suo babbo , ma non ditelo a nessuno, è sempre e comunque la bimba più bella del mondo ! ) un bacio a tutte simofolliidee

sabato, aprile 11, 2009

per un'Anita che se ne và...

per un'Aita che se ne và, almeno una nuova ne arriva.
avrei desiderato che almeno si conoscessero...chissà, magari si incroceranno a metà via!
ciao nonnina...fai buon viaggio!
un bacio

venerdì, aprile 10, 2009

Il Valzer del Diavolo

o il circuito... come l'ha definito Paolini il giro delle osterie?
non riesco a ricordare, ma rendeva splendidamente l'idea.
comunque ieri sera, prima tappa all'apertura del Kiosko, a seguire Welcome Party del Paganello.
solo due tappe, un diavoletto in fieri.
una fresca brezza (per usare un eufemismo) che saliva dal mare, ma vuoi la corsa in bici, vuoi le birra, non la sentivo.
amicicci birretta un po' di musica, ed io sto come un piccio.
avrei portato anche matilde, però si è addormentata alle 18.30.
quando si è svegliata questa mattina (alle 8.00!!!) la prima cosa detta "NO, LA FESTA!"
mia figlia! il mio orgoglio.
se il tempo sarà clemente la porto questa sera.
in compenso avevo meco(ioni) la valigetta del lavoro: in udienza con la sabbia che mi usciva dai fascicoli ho costruito un castelletto!

mercoledì, aprile 08, 2009

Metti una sera a teatro...

Ieri sera al Teatro Novelli ho avuto il piacere di assistere dal vivo ad uno spettacolo di Marco Paolini, Album di Aprile.
Strepitoso.
Personalmente l'ho conosciuto ne "Il racconto del Vajont" mandato in onda sulle reti RAI diversi anni addietro in occasione di un anniversario della tragedia.
Non ho parole per descrivere la bravura di quest'uomo.
E' un narratore fantastico.
Alla tivu (RAI TRE prima, La7 oggi) il grande merito di averlo fatto conoscere ai più, ma ai più consiglio di andare a teatro, l'esperenza non ha pari!
Avevo già visto Album di aprile alla televisione, ma è stato come così non fosse.
Il teatro è vivo, mutevole ed anche la stessa rappresentazione fatta 100 volte, è 100 volte diversa.
In particolare questo è uno spettacolo autonomo e che vive di vita propria, ma che appartiene ad un progetto di cinque storie: ho bisogno di sapere cosa ne è stato della Jole, di Nicola, della Norma, del Ciccio, di Trevisin, di Don Tarcisio...
Già mi mancano.

martedì, aprile 07, 2009

cos'è, perchè, maddecchè!

Direttamente dalla fonte delle fonti, Wikibibia, la definizione di BLOG

In informatica, e più propriamente nel gergo di Internet, un blog è un sito internet, generalmente gestito da una persona o da una struttura, in cui l'autore scrive periodicamente come in una sorta di diario on-line, inserendo opinioni personali, descrizione di eventi, o altro materiale come immagini o video.
Ogni aggiornamento è generalmente inserito in ordine cronologico inverso.
Il fenomeno ha iniziato a prendere piede nel 1997 in America; il 18 luglio 1997, è stato scelto come data di nascita simbolica del blog, riferendosi allo sviluppo, da parte dello statunitense Dave Winer del software che ne permette la pubblicazione (si parla di proto-blog), mentre il primo blog è stato effettivamente pubblicato il 23 dicembre dello stesso anno, grazie a Jorn Barger, un commerciante americano appassionato di caccia, che decise di aprire una propria pagina personale per condividere i risultati delle sue ricerche sul web riguardo al suo hobby.
Il termine weblog, creato proprio da Barger, è la contrazione di web-log, ovvero "traccia su rete" ed apparve per la prima volta nel suo sito personale nel dicembre del 1997.
La versione tronca blog è stata creata da Peter Merholz che nel 1999 ha usato la frase "we blog" nel suo sito, dando origine al verbo "to blog" (ovvero: bloggare, scrivere un blog).
Attraverso i blog la possibilità di pubblicare documenti su Internet si è evoluta da privilegio di pochi (università e centri di ricerca) a diritto di tutti (i blogger, appunto).
Nel 2001 è divenuto di moda anche in Italia, con la nascita dei primi servizi gratuiti dedicati alla gestione di blog.
Da qui al Club delle Balene è un volo!

giovedì, aprile 02, 2009

Tasselli di una vita.

Mi hanno demolito la scuolina elementare!
Da anni l'adibivano a tutt'altro.
E' stata palestra, bar-trattoria, pizzeria-karaoke, le peggio cose, ma era lì.
Ora è un cumulo di macerie.
Non c'è più il negozietto di alimentari dell'Amalia ove ho perpetrato il furtarello della gommosa alla fragola da £100.
Non più il salone dove Savina, la super bidella, insegnava a sferruzzare a noi femminucce.
In classe eravamo solo in 12, coccolati seguiti ed guidati dalla migliore delle maestre.
Certo fosse stata pessima avrei un'altra opinione, ma per la mia esperienza io sono assolutamente favorevole al maestro unico.
Ricordo una delle prime composizioni: "Il mio miglior amico, il mio banco!", che fa molto Libro Cuore. Il fatto è che racchietta, un po' secchiona, la cocca della maestra e per giunta con gli occhiali, non ero esattamente la più popolare.
Quello era titolo che si passavano come un testimone la Tamburambu e le cacchio di gemelline. Quello e Alex, il bello.
"...un giorno riderò io di voi, UN GIORNO RIDERO' IO DI VOI!!!", che non è mica vero!
Ma è lo stesso.
La mia scuolina.

mercoledì, aprile 01, 2009

SCAMPAGNATA





Gitarella ad Urbino con visita alla mostra e magnata godereccia in simpatica trattoria.

Indicativamente:
- incontro con colazione di gruppo a Santarcangelo verso le 8.30 (la colazione al bar è un lusso del week end che mi rigenera);
- partenza intorno alle 9.30 arrivo al parcheggio ai piedi dei due torrioncini del Palazzo Ducale alle 10.30;
- ingresso alla mostra (il sito è ben fatto e bello da vedere: anche il tecnico puntiglioso ha convenuto con me...gli è convenuto convenire);
- pappa: rimanendo nel centro storico è da scegliere tra l'Angolo di Vino e Le Tre Piante;
- tempo permettendo sonnellino alla Fortezza di Albornoz crogiolandosi ammirando la Città Patrimonio dell'Unesco mentre i pargoli si sfiniscono vicendevolmente, (si da svenire sul viaggio di ritorno)!!!


Chi mi ama mi segua...
Marcello lo deve per contratto (ha detto si quel giorno).